una rosa d'oro

 

 Il Brunch: dalle 11 alle 16     

 

La tavola del compleanno
(Particolare)1902
Fanny Brate
 Stoccolma,Museo Nazionale

ZOOM

 

IL BRUNCH : DALLE 11 ALLE 16

Perfetto per una pigra giornata di festa,alla cui vigilia ci si sia attardati
sino a notte fonda,ideale per chi si alza con comodo al mattino
e finisce col fare la prima colazione quasi all’ora del pranzo,
il Brunch,di origine anglosassone,fa la sua prima apparizione nell’Ottocento
( la rivista inglese “Punch” nel 1886 dedica un articolo all’argomento).
Il nome,come è noto,deriva da una crasi tra “br(eakfast)”,colazione mattutina,
e “(l)unch”,ossia pranzo,pasto di mezzogiorno.
Inizialmente era una sorta di colazione ritardata che si serviva nelle case
di villeggiatura o di campagna, per chi andava a pesca o
a caccia nelle prime ore del mattino
-quando il sole non era ancora sorto- e poi rientrava,verso le 11,
appunto,stanco e affamato,troppo per aspettare ancora due ore per il pranzo.
Veniva servito allora un pasto costituito dal normale breakfast
all’inglese,già abbastanza ricco di per sé,integrato da pietanze
a base di carne, pollo,pesce,vassoi di verdure cotte,insalate,torte
dolci e salate, accompagnate da bevande analcoliche calde
–thè,cioccolata, latte –o fredde,
come succhi di frutta e spremute di agrumi,cui solo nel primo pomeriggio si
accostava qualche buon bicchiere di vino,di sherry o di whisky.
Gli Stati Uniti furono conquistati dal brunch negli anni Trenta,
quando la café-society del tempo lo adottò come pasto
della domenica,servito di preferenza dalla primavera all’autunno,
nelle belle giornate,sotto grandi tende all’aperto,sul prato di casa.
Era un’occasione informale per invitare i vicini e gli amici,
meno impegnativa di un pranzo o di una cena,più disinvolta di un cocktail,
dove ci si poteva recare in abiti sportivi ,dopo aver disputato una partita
di tennis mattutina o aver fatto una bella passeggiata a cavallo
o una nuotata,una partita di golf o una gara di pesca.
I locali pubblici sono pervenuti in ritardo sul privato a servire il brunch
della domenica,ma in USA ormai da tempo ristoranti e alberghi
contemplano questo servizio,che da noi ha stentato ad attecchire sia
nel pubblico che nel privato.
Però da un po’ di tempo si nota un certo interesse nei consumatori:almeno
nelle grandi città,nelle città d’arte,dove la presenza dei turisti
stranieri impone un certo tipo di domanda,alcuni alberghi e alcuni
locali alla moda offrono il brunch , che può essere, a seconda dei
gusti, all’inglese, all’americana, all’irlandese(Celtic Brunch),
all’indiana ,alla giapponese (con sushi e sashimi), etno, e ,
dalle nostre parti,assolutamente all’italiana…-
Per concludere vorremmo fare una considerazione:il lato estremamente
positivo del Brunch è che molte portate di questo pasto dilatato
–dalle 11 alle 15 e oltre – si possono trovare già pronte sul
mercato o possono essere ordinate in pasticceria o rosticceria
alleviando così la fatica della padrona di casa che dovrà preparare
solo alcuni piatti e occuparsi di disporre in bell’ordine su due diversi
tavoli il cibo e le bevande: al resto penseranno gli ospiti.
Infatti il brunch si presta più di ogni altro tipo di pasto al self-service
: ognuno può prendere quello che vuole,senza rispettare regole
fisse,alternando il dolce al salato secondo i propri gusti.


I COMPITI DI CHI RICEVE

La padrona di casa,poiché gli invitati possono arrivare in qualsiasi
momento nel corso delle quattro o cinque ore di ricevimento, dovrà
occuparsi del fatto che:
- se una preparazione è finita, deve essere sostituita,magari con una
più adatta all’orario che via via va cambiando (per esempio,
alle ore 13 ,se i cornetti con crema sono finiti, sarà forse più
opportuno sostituirli con sfogliate piccanti o con pasticcini
all’inglese in pasta frolla e dal caratteristico sapore dolce-salato);
- che le bevande calde siano sempre calde (sono consigliabili grandi
thermos che tengano la temperatura costante);
- i succhi di frutta sempre freschi, come anche lo champagne o lo spumante.
Alcune pietanze potranno essere portate in tavola dopo qualche ora
dall’inizio, quando il tempo volge già verso il
momento del pranzo:ciò vale per il riso,la carne,il pesce, mentre con
discrezione si faranno scomparire le brioches o i croissants,
che nelle prime ore del pomeriggio non saranno più richiesti.
A poco a poco ,ai toasts si sostituiranno piccoli panini all’olio, al latte
e al cioccolato il caffè e i vini e sempre presente resterà il thè,che
si beve a qualunque ora e non, come erroneamente si crede, solo
alle cinque del pomeriggio.
Non è assolutamente il caso di trattenere gli ospiti oltre le ore 16:
sarebbe di cattivo gusto obbligarli a prolungare la loro
permanenza nelle ore pomeridiane,nelle quali potrebbero avere altri impegni.

 

PROGRAMMAZIONE E PREPARAZIONE


Nella fase di preparazione del Brunch , che, come ogni tipo di
ricevimento,esige un’attenta programmazione, sarà necessario
compilare con estrema cura una lista dei piatti che si intendono
offrire,dividendo i prodotti da consumare tra quelli pronti - che si
potranno acquistare anche con diversi giorni di anticipo
- da quelli che si dovranno ordinare per riceverli già confezionati
almeno un’ora prima di servirli.
Panetti di burro-piccoli- yoghourth,miele,muesli marmellate,succhi di
frutta,riso,pancarrè,pane di segale,crackers,crostini,salsa di
pomodoro in bottiglia,latte,thé,caffè,cacao,vini,liquori,champagne o spumante
giustificheranno una visita presso un fornitissimo supermercato,dove
comunque si terranno sempre d’occhio le date di scadenza dei prodotti.
Si ordineranno in pasticceria i croissants farciti con creme varie
(gialla, al cioccolato,alla crema di ricotta o di castagne,con macedonia di frutta o marmellata),
le brioches,le danesi, il pan d’arancia,i cornetti di pasta sfoglia salati,
le torte e la mini-pasticceria, informandosi dei tempi di preparazione e di prenotazione
per non rischiare di sentirsi dire che per quel giorno il fornitore non è disponibile.
Resta poi la spesa da fare per acquistare gli ingredienti dei piatti che
si dovranno –se si vorrà –preparare in casa.
Prime fra tutte,si acquisteranno numerose uova.Infatti il ménu le
prevede in diversi tipi di preparazioni,per fortuna di veloce
confezione:strapazzate,in tegamino,sode o in frittata.
Petti di pollo e piccole cotolette di vitello concluderanno la spesa dal
macellaio, a meno che non vi si voglia aggiungere del rognone di
vitello o di maiale per somigliare di più agli inglesi…-
Il giorno prima si comprerà la frutta fresca e, se di domenica i forni in
città sono chiusi, anche il pane bianco all’olio.
Praticamente tutte le preparazioni cui abbiamo accennato possono
essere presentate nel ménu di un brunch: una sola, che non
abbiamo nominato, è tassativamente esclusa : la pasta.
Sì, la pasta all’italiana, che con i suoi gustosissimi condimenti riempie come
un piatto unico e toglierebbe la possibilità di gustare tanti piccoli
assaggi delle cento cose che si possono mangiare durante un
brunch , a parte il fatto che ,dal punto di vista storico e
geografico, l’unica preparazione –insieme alla pizza –
che non si adatta al brunch è proprio la pasta.
Noi vi proporremo un ménu per il brunch che, come al solito, si può
accettare integralmente o sfrondare di molti elementi:sta a chi
vuole preparare questo tipo di ricevimento dilatarlo o restringerlo
a seconda anche del numero degli invitati.
Chi non volesse lavorare a casa, potrebbe presentare preparazioni già
pronte, chi volesse cimentarsi in proprio, non ha che da
seguire le ricette che vi presentiamo. 

 

 La colazione in giardino
 Particolare
Giuseppe De Nittis

Pinacoteca Civica-Barletta

 ZOOM

MENU PER UN BRUNCH

 -Croissants con crema gialla, alla cioccolata,alla ricotta,alla panna,
alla marmellata,ai marroni;
-Brioches semplici,all’uvetta,ai canditi;

-Marmellata di fragole,ciliegie,pesche,frutti di bosco;

-Miele di tiglio,all’acacia, all’arancia;

-Cornetti di pasta sfoglia con crema di formaggio, di salmone
affumicato,di prosciutto;
-Muesli ;

-Cornflakes;

-Un piatto di salumi e formaggi misti(prosciutto della Westfalia, di
S.Daniele,salame di Napoli,di Milano;formaggio svizzero,
Cheddar, olandese,provola semi-piccante) e qualche panetto di burro;

-Un piatto di pesce affumicato ed affettato(salmone,pesce
spada,tonno,)servito con riccioli di burro e pane nero;
-Uova strapazzate con salsa di pomodoro;
-Rotolo di frittata con prosciutto e mozzarella;
-Insalata di pollo all’americana;
-Piccole cotolette di vitello alla milanese;
-Caesar Salad ;
-Patate al forno;
-Torta di riso con carne;
-Vitel tonné;
-Radicchio,funghi e zucchine alla griglia;
-Torta salata con ricotta e spinaci;
-Brioche con carne e piselli (SanVito)
-Brioche con béchamelle ,prosciutto e funghi;
-Bue alla birra e al formaggio;
-Verdure lessate al burro(spinaci,carote,asparagi)
-Rognone alla crema.

FRUTTA E DOLCI
-Macedonia di frutta
-Frutta fresca di stagione

-Ananas al maraschino
-Torta con crema al limone
-Profitteroles al cioccolato e al caffè
-Gelatine di limone e manderino.
-Mini-pasticceria

PANE
Panini all’olio
Pane di segale
Pane integrale
Crackers
Crostini
Toasts (fette di pancarré tostato).

BEVANDE
Latte
Thé
Cioccolata calda
Caffé americano
Caffè ristretto
Succhi di arancia, di pompelmo,d’ananas, di pera,di pesca,etc.
Vino bianco
Vino rosso
Champagne o spumante
Sherry,Porto, Marsala
Liquori:digestivi,cognac, whisky.


Per quanto riguarda i vini, data la varietà delle pietanze, è impossibile
consigliare un vino adatto per ogni portata: si suggerisce di
scegliere comunque vini di pronta beva, leggeri e non impegnativi,
sia bianchi che rossi, i primi serviti ben freddi, i secondi aperti in
tempo per farli “respirare” un po’ prima di servirli.
Spumante e champagne siano “brut” perché servono per pasteggiare e
non per brindare. I liquori verranno scelti secondo le proprie preferenze, e così lo
sherry,il porto e il marsala.

Legenda:

= si trova pronto in commercio

= da ordinare in Pasticceria

   = da preparare a casa

 La colazione
J.J.J.Tissot
XIX sec.
New York,Museo Nazionale.

 ZOOM


 LE RICETTE

Come abbiamo detto,le ricette saranno piuttosto veloci con le
indicazioni essenziali. Molte pietanze sono di uso comune e si
ritiene che tutti sappiano farle.
Ne daremo quindi informazioni concise.

Nel ménu le portate costituite da prodotti già pronti sono indicate
con una stella a 5 punte,le portate da ordinare in pasticceria o in
rosticceria sono indicate da una decorazione a forma di nastro;
le portate da preparare a casa sono indicate da un’etichetta con i bordi arrotolati:
di questi ultimi daremo le ricette.


Uova strapazzate con salsa di pomodoro  

Per 6 persone:
-8 uova
-1/4 di litro di salsa di pomodoro già pronta
-olio a coprire appena il fondo della padella
-alcune foglie di basilico
-sale e pepe q.b.-
Ungere d’olio una padella inaderente e porla su fuoco medio.
Versare la salsa di pomodoro e poi ad uno ad uno
le uova dopo averle aperte dentro un piatto
Aggiungere il basilico,il sale e il pepe rimescolando
continuamente con una forchetta sin che le uova si addenseranno
formando una morbida crema non troppo asciutta.
Servire caldo con altro basilico in foglie.

Rotolo di frittata con prosciutto e mozzarella.

Per 6 persone:
-6 uova
-due grandi fette di prosciutto cotto di Praga
-una mozzarella da 120 gr. affettata sottilmente
-50 gr. di parmigiano grattugiato
-due cucchiai di pangrattato
- un ciuffo di prezzemolo tritato minutamente
-sale e pepe q.b.
-olio per la padella.
Battere le uova con il parmigiano e il pangrattato,il prezzemolo il sale e il pepe.
Versarle in una padella inaderente che sarà già sul fuoco
-medio- con poco olio.Allargare l’impasto per tutta la larghezza
della padella così che si dori uniformemente senza
bruciare. Abbassare il fuoco e disporre sulla frittata le fette di
prosciutto e quelle di mozzarella.
Quindi aiutandosi con due palette di legno cominciare ad arrotolare
la frittata facendo uscire dai lati la parte delle uova che ancora non si è consolidata.
Pressare un poco per saldare i lembi della frittata,e, quando è ben
cotta, disporla in un piatto ovale contornata da foglie
di lattuga tagliate a striscioline e servire tiepido.

Insalata di pollo all’americana.

Per 6 persone:
-8 porzioni di petto di pollo già lessate
-1 barattolo e ½ di salsa cocktail (salsa rosa) già pronta


Poiché il presupposto di queste ricettine è quello di essere sbrigative,
ci serviremo di prodotti già pronti in commercio.
E’ evidente che si potrebbe confezionare a casa anche la salsa rosa,
ma questo raddoppierebbe i tempi di preparazione.
Perciò si taglieranno con le forbici da cucina i petti di pollo lessati
in sottili striscioline(1cm e ½ di larghezza) si disporranno in un
recipiente concavo e si condiranno con abbondante salsa
rosa,mescolando delicatamente per non farle disfare .
Si consuma freddo.
Bisogna preparare questo piatto all’ultimo minuto perché la
salsa cocktail suole annerire se non si consuma subito.

Piccole cotolette di vitello alla milanese

Per 6 persone:
-750 gr. di carne di vitello adatta per cotolette
-1 uovo
-500 gr. di farina di rimacino
-500 gr.di pangrattato
-3 cucchiai di parmigiano grattugiato
-un cucchiaio abbondante di origano in polvere
-olio per la padella
-sale q.b.
Battere l’uovo con l’aggiunta di due o tre cucchiai d’acqua,
passare le cotolette -di piccola misura- alla farina,
all’uovo e al pangrattato mescolato col parmigiano e l’origano,
salare l’olio della padella e friggere.
Servire caldo con spicchi di limone.

Caesar Salad (Insalata di Cesare)

Quest’insalata è d’obbligo nel Brunch ,e,se non si può dire che sia nata
per esso ,è certo che è stata inserita subito nel suo ménu di base.
Prende nome dal suo creatore, Cesare Cardini,un italiano ristoratore e possessore
di un fortunato ristorante da lui aperto nel Messico,a Tijuana,nel 1924,
da dove la ricetta di quest’insalata si diffuse
negli USA e da lì in Europa.
Per 6/8 persone:
-1 cespo di lattuga a foglie lunghe, piuttosto tenere
-2 spicchi d’aglio
-150 gr. di pane integrale raffermo
-65 gr. di parmigiano grattugiato
-Salsa Worchestershire
-sale e pepe q.b.
Lavare e sgrondare le foglie più sane del cespo di lattuga.
Mettere a macerare uno spicchio d’aglio tagliato a grossi pezzi nell’olio,
e con un pennello piatto da cucina ungere le fette di pane, poi tagliarle
a cubetti e passarle al forno caldo per far dorare.
Versare in un contenitore qualche cucchiaio di
Salsa Worchester,grattugiarvi l’aglio rimanente,mescolare col sale e
col pepe,unire l’insalata tagliata a striscie non troppo grosse,il pane
tostato a dadini, il resto dell’olio filtrato per eliminare i pezzi
grossi di aglio,cospargere il tutto col parmigiano grattato,
rimescolare, gustare per aggiustare i sapori e servire travasando in
un’insalatiera di cristallo.Si possono aggiungere- se è gradito –
filetti di acciuga e spicchi di uovo sodo.


 L'ora del caffé
1916
Gustaf Vermehren
Londra, collez. privata

ZOOM


Patate al forno

Riteniamo che non ci sarebbe bisogno di spiegare come si facciano le
patate al forno:tuttavia ne diamo la nostra versione.
Per 6/8 persone:
-2,500 kg. di patate
-1 grossa cipolla
-4/5 foglie di alloro
-1 rametto di rosmarino
-altri odori per arrosto facoltativi
-olio abbondante per la teglia
-sale e pepe q.b.
Lavare e sbucciare le patate,tagliarle a grosse fette regolari
possibilmente tutte dello stesso spessore per non creare diversità
nel grado di cottura e disporle in una teglia dai bordi piuttosto alti .
Affettare la cipolla(sbucciata e lavata ) e unirla alle patate
aggiungendo gli odori ,l’alloro e il rosmarino,il sale e il pepe.
Rimescolare tutti gli ingredienti. Porre le patate al forno
(230°) per 40 minuti con un coperchio – o coprendo la teglia con
carta stagnola -in modo che cuociano col loro vapore .
Poi togliere la copertura e far dorare per altri dieci minuti.
Controllare il grado di cottura ed eventualmente aggiustare di sale, quindi
travasare su un piatto da portata piuttosto concavo e servire non troppo caldo.

Torta di riso con carne

Questa preparazione è piuttosto semplice e non coincide con il classico
sartù di riso napoletano o con il timballo siciliano: è una versione
semplificata per il brunch, per non appesantire il pasto.

Per 6/8 persone:

_700 gr. di riso (del tipo adatto ad ogni genere di preparazioni)
-600 gr di carne tritata di vitello
-1/2 litro di salsa di pomodoro già pronta
-1/4 di litro di latte
-1 dado per brodo ai funghi
-1 bicchiere di vino bianco per uso di cucina
-75 gr. di parmigiano grattugiato
-odori per arrosti
-50 gr. di uva passa e pinoli misti
-diverse foglie di basilico fresco
-olio per il tegame
-olio per la teglia
-150 gr. di pangrattato.
Lessare il riso lasciandolo al dente.Rimetterlo nella pentola e
condirlo ,quando è ben scolato, col parmigiano grattugiato e con
qualche cucchiaio di salsa di pomodoro così da conferirgli un
colore rosato. Intanto versare l’olio in un tegame che possa
contenere comodamente la carne e metterla a rosolare a fuoco
medio senza dorare,spolverandola con gli odori e rimescolando
continuamente con un cucchiaio di legno.
Quando il tritato sarà ben rosolato bagnarlo col bicchiere di vino, sfumato
il quale si verserà nel tegame il latte.
Quando sarà stato tutto assorbito dalla carne, aggiungere la salsa di
pomodoro,e, per far cuocere meglio l’intingolo, qualche cucchiaio
d’acqua. Sbriciolarvi il dado e unire uvetta e pinoli, lasciar
cuocere a fuoco medio sino a che il liquido di cottura sia quasi del tutto assorbito e il ragù abbia assunto una consistenza cremosa.
Preparare una teglia ungendola con l’olio,versarvi il pangrattato e
farlo aderire al fondo e alle pareti del recipiente di cottura.
Quindi foderare la teglia con la metà del riso condito aiutandosi
con una paletta di legno, in modo da formare un contenitore che
possa accogliere il ragù. Pareggiare il contenuto della teglia e
ricoprirlo col restante riso,realizzando una torta che si coprirà
con una spolverata di parmigiano, di pangrattato e un filo d’olio
per evitare che al forno bruci.
Infornare a 220° per 40 minuti, sorvegliando la cottura dai 30 minut
i in poi, girando la teglia così che la torta possa dorarsi da
tutte le parti . Sfornare e lasciare raffreddare .
Al momento di servire staccare con un coltello dai bordi della teglia la
torta badando a non romperla.Quindi battere la teglia col suo
contenuto su un solido ripiano un paio di volte allo scopo
di fare staccare la torta dal fondo.
Coprire la teglia col piatto da portata su cui si dovrà servire la
preparazione e con un gesto deciso capovolgere teglia e piatto
posandolo sul ripiano. Battere alcuni colpi sul fondo della teglia
poi sollevarla. Se il fondo della torta fosse parzialmente rimasto
attaccato alla teglia, prelevarlo con una paletta e rimetterlo a
posto livellando il pangrattato di copertura.
Si può mangiare tiepido o freddo.

Vitel tonné

Questa è una ricetta velocissima, che farebbe inorridire le nonne..
specialmente quelle piemontesi, che l ’hanno inventata .
Ma la fretta..giustifica gli ingredienti.

Per 8/12 persone:

-Un tocco di carne lessa di 1,500 kg. adatto per questo tipo di
preparazione( si preferisce di solito la noce di vitello) affettata a
macchina dal fornitore;
-3 barattoli di salsa tonnée di buona marca;
-10 cetriolini sottaceto;
-2 cucchiai di capperi sottaceto sgocciolati del liquido di governo.
Disporre con delicatezza le fette(non troppo sottili) di carne lessa su
un piatto da portata ovale,accavallandole un po’ le une sulle
altre.Quindi ricoprirle con uno strato uniforme di salsa
tonnée ,ponendo quella che avanza in una salsiera da servire
contemporaneamente al piatto. Definire la preparazione con un
cappero posto al centro di ogni fetta di carne e con ventaglietti di cetriolini sottaceto.Porre in frigo per qualche ora prima di servire.

Bue alla birra e al formaggio

Per 6 persone:
-750 gr. di polpa di manzo tagliata a cubetti
-2 porri
-2 carote
-150 gr. di farina bianca
-150 gr di formaggio Cheddar (o provola piccante)
-3 cucchiai di senape francese
-¾ di un bicchiere di birra scura
-paprika dolce
-sale e pepe q.b.
-olio per il tegame.
In un tegame largo e basso soffriggere i porri affettati e le carote
tagliate a rondelle. Aggiungere i pezzi di carne dopo averli
infarinati e farli cuocere aggiustando di sale. In un tegamino a
parte porre il formaggio a pezzetti con la birra, la senape e un
pizzico di paprika e pepe.Fondere il formaggio a fuoco
basso,mescolando continuamente.
Disporre la carne già cotta in una pirofila che si possa poi portare a
tavola,coprirla con la salsa di formaggio e passare nel forno già
caldo(230°) a gratinare per 8/10 minuti.Servire caldo.

Rognone alla crema

Per 6/8 persone:
-1 kg. di rognone già pulito e affettato
-80 gr. di burro più una noce del medesimo
-1 dl di marsala
-1 mazzetto di prezzemolo tritato minutamente.
-30 gr di farina bianca
Questo è un piatto di uso non frequente nella cucina italiana,ma
servito spesso nei paesi freddi dove è gradito per il suo alto contenuto di grassi.
Per cucinare il rognone si dovrà prima liberarlo dai tendini, dai grassi
visibili e dalle impurità. Si taglierà poi a fettine , si sbollenterà
per 4/5 minuti e si lascerà a sgocciolare in un passino.
Poi si metterà in una teglia capace,col burro, e si salterà al fuoco vivace per
pochi minuti(se cuoce troppo diventa duro)Dopo averlo tirato
fuori dalla teglia,sgrassare il fondo di cottura e al liquido rimasto
unire un bicchiere di marsala e una noce di burro impastata con un
cucchiaio raso di farina.Rimettere per un attimo il rognone
nella salsa cremosa che si sarà formata, quindi passare nel
piatto di portata , spolverare di prezzemolo trito e servire caldo.

Radicchio,funghi e zucchine alla griglia

Per 8/10 persone:
-1 kg. di radicchio rosso di Treviso
-1 kg. di grossi funghi coltivati
-1 kg. di zucchine genovesi
-olio d’oliva
-2 spicchi d’aglio
-2 cucchiai di origano in polvere
-sale e pepe q.b..
Pulire le verdure come è d’uso, tagliare in quattro le teste del
radicchio, tagliare a fette i funghi e a strisce per il lungo le
zucchine. Passare leggermente i pezzi della verdura in una salsina
ottenuta mescolando insieme l’aglio grattugiato, l’origano, il sale
e il pepe nell’olio, quindi porli sulla griglia già calda
sorvegliando che cuociano senza bruciare.
Servire poi irrorando le verdure
arrostite col resto della salsina.

Verdure lessate al burro

In questo stesso sito è indicato, in una ricetta specifica, come
procedere per preparare queste semplici verdure.
Perciò vi invitiamo a cercarla, se per caso ne abbiate bisogno.

Macedonia di frutta

Anche questa è una ricetta troppo nota :resta alla fantasia di ognuno la
scelta della frutta da sbucciare,tagliare a pezzetti, condire con
succo di arancia o di ananas e qualche goccia di liquore se si
vuole,un po’ di zucchero e …molta fantasia!Vi ricordiamo solo che
per ogni persona si preparano 200 gr. in media di frutta già
sbucciata,o più.

Ananas al maraschino

Per 6/8 persone:
- -2 ananas di media grandezza
-un cucchiaio di zucchero
-due bicchierini di liquore al maraschino
-alcune foglie di menta (facoltative).
Pulire l’ananas e decorticarlo ,privandolo della parte legnosa centrale con
l’apposito utensile, tagliarlo poi in rondelle, che si disporranno in un
contenitore (piatto) di cristallo.Spolverare di zucchero
e irrorare col Maraschino.
Guarnire con le foglie di menta. Servire freddo.

 Colazione di ostriche e champagne
J.F.de Troy
XVIII sec.
Chantilly,Museo Condé

ZOOM


lascia un commento